L'acquedotto storico di Genova, u cundütu

  L'itinerario proposto si percorre in circa 5 ore; l'acquedotto è collegato in numerosi punti alla strada principale della val Bisagno, per cui l'escursione può essere costruita a piacimento; le carte più dettagliate sono quelle del Tuttocittà.
 

  Il punto di partenza dell'itinerario da noi proposto è la stazione di Genova Brignole. Sulla sinistra si imbocca il sottopasso pedonale di Borgo Incrociati; allo sbocco si percorre sulla sinistra il borgo Incrociati, superato il semaforo si percorre per cento metri la via Canevari. 
  Dal teatro Alcione sulla sinistra si prende vico Ansaldo e poi via Ponterotto, si torna per un brevissimo tratto su via Canevari e mantenendosi a sinistra si percorrono via del Chiappazzo, via del Fossato, via Vecchia e via Caderiva. 
  Da via Caderiva sulla sinistra si imbocca la mattonata di salita della Crosetta che conduce in via Burlando. Si prosegue a destra e si imbocca in discesa via delle Ginestre fino alla chiesa neoromanica sulla sinistra.Una breve rampa di scale conduce alle lastre in pietra dell'acquedotto; il percorso pianeggiante è ora affiancato da prati, rivi e roverelli. Giunti ad un bivio, si prende il sentiero a sinistra che porta allo splendido ponte-sifone (per l'accesso contattare il Comune di Genova 010 5574858) l'imponente viadotto è articolato in tre strutture: due rampe gradonate e il ponte centrale. (In alternativa al ponte, si prosegue a destra, si scende per bella gradonata, si costeggia il cimitero di Staglieno e si risale l'evidente scalinata a sinistra, dopo il capolinea degli autobus).
  Si raggiunge la strada delle Banchelle che conduce spediti alla chiesa di Staglieno. A fianco dell'edificio tre scalini riportano sull'acquedotto che ora si percorre con vedute sulla val Bisagno in un ambiente di natura incontaminata. Dopo che il percorso si è incassato a seguire il rio Cicala, giunti ad una fontana si prosegue in piano a sinistra fino alla carrozzabile di Trensasco: la si percorre in salita per pochi metri fino a incontrare, sulla destra, un ponte pedonale seguito da una ripida scalinata. Oltre quest'ultima si prosegue sulla destra, fino alla successiva carrozzabile che si deve percorrere in discesa fino al fondovalle. 

  Si segue momentaneamente la via Molassana (superare la rotonda) e dopo la caserma dei Carabinieri si imbocca la via San Felice seguendo il segnavia indicato da un quadrato rosso, fino a riprendere la sede dell'acquedotto che si segue fino alla splendida abbazia medioevale di San Siro. Lasciata l'abbazia si taglia l'asfalto di una stada provinciale e svoltando a sinistra si ritrova subito la lastricatura. Ora il percorso supera il rio Torbido con un ardito ponte, oltre il quale si segue la via Aicardi fino all'asfalto di via Trossarelli; qui si cammina in lieve salita per circa 100 metri fino ad una curva, dove si prende la strada pianeggiante a destra. Dopo un centinaio di metri si transita sulla destra verso una ripida discesa in cemento che conduce ai filtri dell'acquedotto; si sale a sinistra sulla mulattiera fino ad una cappella. Da lì, a sinistra si prende il sentiero subito sotto l'asfalto che conduce al ponte di Cavassolo dove termina il nostro itinerario.Per tornare al punto di partenza si usano le corriere ATP , linea Genova-Torriglia - o in alternativa si ritorna fino ai filtri dell'acquedotto (15 minuti di cammino) e si percorre in discesa la mulattiera che in breve conduce a Prato dove si trovano i capilinea dei bus urbani 13 e 14 che portano in centro città.
 

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